Sarà decisa più che mai Fe nella puntata Il Segreto di lunedì 6 agosto 2018, quando farà il suo ingresso a Puente Viejo. La donna ha sofferto molto e condotto una vita non dignitosa dopo aver lasciato la Casona. Ora però è pronta a riprendersi quello che già era suo, ovvero il suo omaccione Mauricio. Nel frattempo don Anselmo compie un nobile gesto, nonostante non abbia ancora recuperato la memoria. Francisca poi rivela al capomastro di avere un piano per rovinare la fama di eroina di Julieta.
Il Segreto anticipazioni 6 agosto 2018: Nazaria messa alle strette?
Da parecchio tempo ormai Fe è lontana da Puente Viejo, ma le foto mostrate da Magadalena, sono la prova di chi è davvero Nazaria. Così l’ex cuoca di donna Francisca lascia la sua nuova vita per tornare al paese e smascherare una volta per tutte colei che le ha tolto la felicità accanto al suo Mauricio. Una volta di fronte a Nazaria, Fe le dice di aver scoperto la sua vera identità e che quando lo saprà suo marito, non la passerà liscia. La donna è in preda al panico e scongiura Fe di non dire nulla di quello che ha saputo e le fa una proposta inaspettata. Lei però sembra di altra opinione e non vuole ascoltare le suppliche di Nazaria.
Il Segreto anticipazioni 6 agosto 2018: le parole di don Anselmo
Don Anselmo ha perso la memoria, ma si ricorda molto bene di Candela e per questo decide di parlare con Severo. Il curato, nonostante tutto tenta di consolare e sollevare le pene del disperato Santacruz che continua ad essere tormentato da quello che è accaduto alla sua amata moglie Candela e dalla scomparsa di suo figlio. Nel frattempo donna Francisca convoca Mauricio e gli rivela di avere un piano ben congegnato per togliere il sorriso una volta per sempre dal volto della Uriarte, che tutti considerano ormai un’eroina senza macchia. La Montenegro infatti ha intenzione di agire prima che Prudencio possa portare all’altare l’odiata Julieta.
Restate con noi per non perdervi le prossime anticipazioni Il Segreto che vi parleranno dei dettagli dell piano di Francisca.
